La protagonista di questo romanzo è Zora, un’insegnante di lettere di trentotto anni.
In un giorno come tanti altri un noto avvocato fiorentino la invita a recarsi presso il suo studio senza specificare il motivo, che altro non è che la comunicazione di aver ricevuto in eredità la casa della sua nonna biologica, di cui non conosceva l’esistenza. Dopo un iniziale sbigottimento Zora, sostenuta dal marito, trova il coraggio per entrare in quella casa, dove rinviene un diario che le svela molto di sé stessa, della sua vera madre, Linda, e della sua identità, che le era stata nascosta dai genitori adottivi per proteggerla dai fantasmi del passato e dalla società. La donna scoprirà che la sua naturale predisposizione verso i bambini “speciali” ha un’origine molto più personale di quanto sospettasse e che sua madre ha dovuto lottare per anni contro una società incapace di comprendere, che alla fine l’ha fatta soccombere.
Zora diventerà l’emblema di quella società distorta e giudicante. La sua vita, dopo aver scoperto tutto il suo oscuro passato, cambierà radicalmente. Vorrà andare alla ricerca della sua madre naturale e lo farà con una grande apertura di mente e di spirito. Il suo atteggiamento non sarà critico, ma comprensivo e complice. A raccontarle tutto su di lei e su sua madre penserà Raffaella, un’amica di famiglia che è sempre rimasta vicina a Linda in tutti quegli anni. Un’altra scoperta importante per Zora sarà quella di avere una sorella, altra figura di cui non sospettava l’esistenza.
Andando a ritroso nel suo passato, Zora ritrova lentamente sé stessa e la sua famiglia di origine, chiudendo il cerchio apertosi con l’eredità della nonna.
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